Il 18 aprile 2018 e.v., MMDCCLXXI a.V.c., il tempio di Giove diviene sede dell’Ecumene Greco Romana, il progetto che Pietas, YSEE e Thyrsos stanno avviando in concreto per la rivalorizzazione e riattualizzazione della Religione Greco Romana, fondato sullo studio e sulla pratica degli elementi comuni tra le teologie e le pratiche di questi due ma unici popoli.
Il progetto partì nel 2014, durante i festeggiamenti dei Natali di Roma, proposto dal Gruppo Thyrsos in visita a quello che era l’inizio del santuario romano della Pietas.
Oggi Thyrsos, Pietas e YSEE stanno collaborando su questo importante progetto.
Il presidente YSEE Vlassis Rassias, atterrato a Roma per impegni istituzionali, ha comunicato alla Pietas che era suo intento onorare, per prima cosa, il tempio di Giove.
Egli è giunto con una delegazione al Tempio di Giove, dove ha condotto in dono le ceneri di una fiamma accesa sull’altare del Monte Lyaion, considerato il più antico in assoluto nel mondo Greco. Esse sono state riposte sull’altare di Giove, da dove poi si è svolto il rito agli Dèi per sancire la fratellanza delle nostre genti.
La delegazione ha poi consegnato un dono alla domina del Santuario, la signora Barbera, consistente in un busto di Giorgio Gemisto Pletone, ora collocato nell’aula Minervae del Sanctuarium Pietatis. Il gesto nella sua simbologia esprime un fatto importante: i gruppi di pratica Greca nascono e si riattivano grazie allo studio di questo e di altri importanti personaggi neoplatonici del nostro rinascimento: medesima base ebbe l’Associazione Tradizionale Pietas, la cui generazione fondatrice negli anni ’60 partì alla ricerca dei filoni della Tradizione proprio dopo lo studio approfondito di Pletone, Ficino, Pico della Mirandola e altri neoplatonici del fiorente periodo suddetto.
Al rito agli Dèi, finalizzato a sancire e rinnovare l’impegno della collaborazione, è seguito un simposio dove sono state definite le basi operative della suddetta ecumene Greco-Romana.
Il rettore del Tempio di Giove, il presidente Giuseppe Barbera, ha fatto dono alla delegazione greca di un tondo con l’aquila di Giove, simbolo del nostro tempio.
Le fiamme del tempio hanno illuminato non solo la notte del 18 aprile, esse sono anche una luce accesa contro il buio mentale della società contemporanea.
Giuseppe Barbera